Il rischio di "guarire": Il Sintomo è la Cura
Quando l'idea di farsi aiutare da uno psicologo a superare un proprio problema o disagio personale si insinua tra le pieghe dei propri pensieri, la prima reazione è, di solito, quella di procrastinare e aspettare ancora un pò.
Vedere come va. Provare ancora a "farcela" da soli. Perché lo psicologo è una figura professionale di cui ci si fida poco?! perché non si sa bene di cosa si occupi?! perché il pensiero di fondo è che ci sono pochi riscontri scientifici a garanzia del suo lavoro?! (sicuri?!) perché è troppo costoso?!
Sì, in molti casi la disinformazione alimenta questi dubbi che diventano un ostacolo al "chiedere aiuto".
Ma c'è un motivo più importante di tutti: PERDERE UN EQUILIBRIO, per quanto disfunzionale, che è stato raggiunto. Se consideriamo il problema che la persona sta vivendo e di cui vuole liberarsi, come il sintomo di un malessere più profondo e inconfessato generato dal proprio stile di vita, è chiaro che per liberarsi dal sintomo bisogna rimettere in discussione il sistema in modo più o meno approfondito.
Del resto, non scordiamo, che per quanto disagevole e fastidioso, un SINTOMO rappresenta sempre la DIFESA MIGLIORE/(il male minore) che si può mettere in atto in quel momento.
Per quanto "scomodo" è dunque preferibile avere a che fare con l'insonnia, o la gastrite, o l'attacco di ansia etc. etc. piuttosto che mettere in discussione l'intero sistema e prendere consapevolezza di ciò... da cui il sintomo ci "proteggeva".