S.O.S MAMME e disturbi Alimentari (DCA): cosa fare con i figli!

Scritto da Dr.ssa Ilaria Beltrami.

Vostro figlio/a inizia a digiunare, mangiare troppo, vomitare e non sapete cosa fare?
Questo care mamme è per voi...  
 sì perché siete voi che vi accorgete che qualcosa non va...la ragazza adolescente che ha paura di ingrassare, non mangia, mangia alcuni cibi e altri no, si chiude in bagno, è un'ossessione guardarsi allo specchio e voi iniziate ad avere paura. Sì, paura perché di informazione sui dca ormai ne facciamo tanta e cosa siano Anoressia e Bulimia lo sapete e avete paura che sia quello! Siete voi che poi prendete il telefono, entrate nello studio e chiedete aiuto.
 Ecco alcuni consigli per voi:
 se vostra figlia/o ha deciso di non mangiare,
se ha deciso di mangiare solo quello che dice lei/lui,
se ha deciso di perdere tot chili,
se mangia troppo,
se si vede brutta/o, grassa/o, e si vorrebbe diversa/o
 1) Voi in alcun modo riuscirete a farle cambiare idea, spronandola a fare il contrario di quel che vuole fare
 2) In alcun modo lo convincerete che non ha bisogno di dimagrire e che il suo aspetto è gradevole così com è.
 RISCHI
La vostra insistenza accompagnata alla vostra crescente ansia, favorirà il crearsi o l'intensificarsi di una conflittualità tra voi e vostra figlia/o che avrà come luogo l'alimentazione: perciò il non mangiare o altri comportamenti problematici in tema alimentare saranno usati per farvi un dispetto, o per meglio dire per affermare la loro individualità e rinforzare il contrasto con la figura genitoriale.
 
E allora che fare?
 
a) GESTIRE l'ANSIA e accettare che non dipende da voi lo sviluppo di questa situazione
 
b) tenete a mente che in fase pre-adolescenziale, adolescenziale, l'insicurezza e la ricerca della propria identità portano a fasi passeggere e lievemente problematiche di vario tipo che il più delle volte regrediscono da sole
 
c) l'OSSERVATORE DISCRETO: non trascurate di osservare perché una situazione che non accenna a regredire spontaneamente va affrontata prima possibile
 
d) SIATE COMPLICI del PROBLEMA: gli obiettivi alimentari spesso assurdi che si pongono i figli rappresentano spesso un modo di SFIDARE il genitore ad entrare in conflitto e rappresentano un tentativo di AFFERMAZIONE dell'IO (se legittimiamo con comportamenti autoritari che l'io della ragazza/o può affermarsi attraverso la "guerra alimentare" siamo nei guai)
Quindi accettate le decisioni di vostra figlia/o fino a che non pongano dei limiti a voi.
 
e) il CONSIGLIERE "FRAUDOLENTO": voi accettate le sue decisioni, questo non vuol dire che non possiate avere opinioni o conoscenze differenti al riguardo e che non possiate esprimerla se richiesta.
 
d) il compito importante del CONSIGLIERE "FRAUDOLENTO" è quello di fare in modo che:
 
IL PERCORSO PER RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO,
 DIVENTI PIU' DETESTABILE E FATICOSO
 DELLA RINUNCIA ALL'OBIETTIVO.