Borderline: il bianco e il nero sulla linea di confine
Borderline: il bianco e il nero sulla linea di confine
Disturbo di personalità a maggiore incidenza femminile, caratterizzato da instabilità affettiva e emotiva, con rappresentazioni di sé e degli altri altalenanti e riconducibili a estremi difficilmente integrabili: il bianco e il nero, il buono e il cattivo.
L’esperienza del borderline è estremamente confusa e fonte di una sofferenza che cerca di lenire attraverso condotte eccessive e spericolate, le cui conseguenze sono spesso fonte di ulteriore sofferenza dovuta alla realtà sociale e soprattutto ai legami affettivi e famigliari, che rappresentano spesso numerose difficoltà.
Il borderline può definirsi per eccellenza il “disturbo di relazione”, che attraverso la relazione può trovare la stabilità affettiva di cui ha bisogno ma che paradossalmente proprio a causa del proprio disturbo non riesce a costruire e soprattutto a mantenere.
La paura dell’abbandono, l’incapacità di una rappresentazione interna integrata di sé e degli altri significativi, rende l’esperienza borderline estremamente dolorosa con periodi di stress molto intensi durante i quali possono verificarsi episodi psicotici.
Il borderline si configura come disturbo laddove interferisce significativamente con il funzionamento sociale, lavorativo e affettivo della persona; quando le condotte impulsive, gli scoppi di rabbia, le distorsioni cognitive e gli eventuali episodi psicotici rendono impossibile la continuità dell’impegno profuso nella relazione in corso.