La sofferenza del Corpo nei Disturbi Alimentari
Le conseguenze sull’ organismo delle condotte alimentari patologiche: Quali sono e Perché
Un corpo investito di sofferenza produce a sua volta sofferenza e la esprime attraverso il sintomo veicolato dagli organi più o meno danneggiati o compromessi dai comportamenti alimentari patologici.
Vediamo quali sono:
1) Alterazioni Elettrolitiche: vomito, lassativi, diuretici, denutrizione, possono essere la causa di squilibri che si manifestano con debolezza, vertigini, ritenzione idrica e conseguenze ancor più gravi con complicazioni a livello renale e cardiovascolare.
2) Cuore e Polmoni: organi sotto sforzo in un organismo debilitato da condotte di compenso (vomito, lassativi, diuretici) e digiuno. La brachicardia e l’ipotensione sono problematiche frequenti in un quadro clinico di dca in cui l’organismo indebolito e sotto sforzo, non raramente causato da attività sportiva, manifesta rispettivamente battito rallentato e pressione bassa.
3) Reni: i danni a carico dei reni sono frequenti soprattutto nei pazienti affetti da anoressia nervosa, a seguito dei prolungati squilibri elettrolitici, disidratazione, ipokaliemia (deficit di potassio).
4) Ghiandole Salivari: come la Parotide, aumentano di volume sia in presenza di bulimia che di anoressia, a causa del vomito auto-indotto, e conferisce al volto un’immagine più rotonda che allarma il soggetto già preoccupato per la propria immagine.
Il digiuno prolungato può portare a:
-aumento del colesterolo “cattivo” (colesterolo trasportato dalle lipoproteine a bassa densità)
-ipoglicemia (con effetti sulle funzioni cognitive)
-atrofia cerebrale e effetti neurofisiologici, solitamente reversibili con il recupero ponderale incidono sulle funzioni cognitive provocando la riduzione nella velocità di elaborazione delle informazioni, della memoria a breve termine, la riduzione della capacità di collocare visivamente e nello spazio appropriato oggetti, figure, numeri ma anche le diverse parti del proprio corpo, la riduzione della capacità di portare a termine, iniziare o condurre un discorso in modo fluente.