Il Peso è un Pensiero espresso in Kg: cosa pensano le persone “magre”?

Scritto da Dr.ssa Ilaria Beltrami.

Il Peso è un Pensiero espresso in Kg: cosa pensano le persone “magre”?

Magre o “normopeso”, la differenza sulla bilancia la fa il nostro modo di pensare: svelati i pensieri che fanno bene alla linea e alla propria salute.

 

Se pensate che le persone normopeso non facciano rinunce a tavola siete in errore: hanno imparato che alcune rinunce sono vantaggiose per la loro salute e quindi non soffrono nell’attuarle.

Le persone che combattono con un problema di sovrappeso spesso si impegnano in diete ed esercizio fisico ma senza raggiungere o mantenerli nel tempo e alimentano un senso di sfiducia, demotivazione e la percezione di essere “sfortunati”, in particolar modo guardando persone che pur concedendosi qualche piacere a tavola riescono tuttavia a restare magre.

La domanda che emerge è “come riesce a non ingrassare?”

La risposta a questa domanda risiede nella genetica, nelle abitudini di vita, nella capacità di gestire le emozioni e nel modo di pensare. Oggi ci soffermeremo sul pensiero e sul potere che ha nel determinare il comportamento alimentare.

1) Le persone magre sanno distinguere tra Fame (necessità di mangiare) e Smania di cibo (desiderio di cibo). Pensano alla prima come qualcosa che soddisferanno appena possibile,

2) ma quando avvertono il senso di fame non si soffermano molto su questo pensiero e pensano che mangeranno quando sarà possibile. Riescono quindi a tollerare la frustrazione.

3) Pensano che sia ottimale un livello più basso di sazietà, che metta a tacere i brontolii dello stomaco ma gli permetta di alzarsi e fare una passeggiata dopo mangiato senza sentirsi appesantiti.

5) Pensano al cibo come nutrimento e non vi ricorrono per altri motivi come consolarsi, rilassarsi, distrarsi,

6) e se ad esempio si accorgono che hanno preso qualche chilo, sono capaci di dire a loro stesse che riusciranno a perderlo e che potranno mangiare un po’ meno nei giorni futuri. Pensano in termini relativi e non assoluti rispetto al peso.

7) Pensano che “dieta” significhi mangiare in modo sano e non mettersi in punizione: per questo motivo non hanno bisogno di mettersi a “dieta” per un periodo ma di fatto senza saperlo, dichiararlo o soffrirne, sono a dieta da sempre.